UN SOGNO: SCRIVERE UN ROMANZO – LEZIONE 12

LEZIONE 12
LEZIONE 12

Personaggi “interessanti”, non marionette

I personaggi che stiamo creando sono all’origine della storia, sono i nodi funzionali della narrazione. Non ci può essere una storia senza i personaggi. Ecco perché caratterizzare i personaggi ha una primaria importanza.

Un personaggio è interessante quando presenta delle caratteristiche umane riconoscibili dal lettore. Il lettore legge, e ritrova in lui qualcosa di sé.

Osservando come si comporta la gente nella realtà della vita quotidiana, possiamo creare dei personaggi nei quali si riflettono gli aspetti più vasti della condizione umana. Un conflitto o un dilemma interiore dello scrittore si manifesta spesso nei personaggi delle sue opere.

Non uniformiamo troppo i nostri personaggi. Distinguiamo i personaggi principali da quelli secondari. E per caratterizzarli partiamo da qualità semplici e lineari per poi aggiungere, man mano che la trama avanza, un numero sempre maggiore di sfumature psicologiche. Gli elementi qualitativi sono alla base del personaggio: nome, età, sesso, caratteristiche fisiche, psicologia (etica, cultura, visione della vita, modi di fare, lavoro, abitudini). Poi vengono le azioni. Sono proprio le azioni dei personaggi che permettono alla narrazione di procedere, che ne rivelano la psicologia, e mettono in rapporto il loro mondo interiore con quello esteriore. Un altro aspetto importante è il linguaggio. Grazie al linguaggio si ha la possibilità di caratterizzare notevolmente un personaggio. Il tono della voce, la velocità, il ritmo, la corretta pronuncia o meno delle parole, l’uso del dialetto, della lingua straniera, le imprecazioni, le gentilezze, le espressioni ripetute.

Il personaggio può essere presentato in due modi. Con il metodo diretto è il personaggio stesso che si rivela attraverso le sue azioni, il suo atteggiamento, il suo aspetto; con il metodo indiretto, invece, interviene l’autore con le sue descrizioni.