Dentro L’acqua di Paula Hawkins

I segreti possono trascinarti a fondo

a cura di Angelica Laterza

Dentro l’acqua di Paula Hawkins, editore Piemme, traduttore B. Porteri, pubblicazione 02 maggio 2017, pagine 372, €. 16,58.
   Paula Hawkins è nata a Harare, in Zimbawe, figlia di un professore di economia e giornalista finanziario. Si è trasferita a Londra quando aveva 17 anni. Ha studiato filosofia, politica ed economia presso l’Università di Oxford; successivamente ha lavorato come giornalista per il Times. Ha inoltre lavorato come freelance per un certo numero di pubblicazioni e ha scritto un libro di consulenza finanziaria per donne intitolato “The Money Goddess”.
   Attorno al 2009 ha iniziato a scrivere romanzi rosa con lo pseudonimo di Amy Silver. In totale ha scritto quattro romanzi, tra cui Tutta colpa del tacco e Il bello delle amiche. Ha raggiunto il successo commerciale con il romanzo thriller La ragazza del treno, diventato un best seller in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Il libro ha venduto più di 18 milioni di copie nel mondo in meno di due anni, e solo in Italia è arrivato a un milione, senza mai lasciare le classifiche. Il 2 maggio 2017 viene pubblicato il suo secondo romanzo Dentro l’acqua. La Hawkins ha uno stile particolare, affascinante e coinvolgente che la rende unica nel suo genere, uno stile magico che insieme alla trama ben architettata rende la storia perfettamente funzionante. Tutto ha inizio quando Nel Abbot viene ritrova in fondo al fiume di Beckford, una cittadina nel nord dell’Inghilterra, e sua sorella Julia è costretta a fare ritorno nei luoghi della sua infanzia e adolescenza. Rabbia e paura ancorati al passato sono i sentimenti primari che spingono la donna a cercare la verità in un posto che le è ormai sconosciuto, come la vita di sua sorella e di sua nipote quindicenne. Julia, da quando e andata via da Beckford, non ha più voluto sapere niente di Nel, ma è certa del fatto che non può essersi buttata nel fiume. Nel, fin da piccola, era sempre stata ossessionata dall’acqua e dai suoi segreti, dalla storia di Beckford e di alcune donne forti, scomode, difficili da domare e infelici che vi avevano vissuto: donne che erano state inghiottite dall’acqua. Durante la sua permanenza, Julia incontra diverse persone che con la loro voce, i loro punti di vista e i sentimenti contrastanti che le animano raccontano la loro “versione dei fatti”: una persona anziana, che quasi tutti considerano pazza, alla quale nessuno chiede mai nulla, che nessuno è disposto ad ascoltare, che è convinta di sapere tutto perché ha visto quasi tutto e quello che non ha visto lo ha sentito; un poliziotto in pensione che crede ancora di poter tenere tutto sotto il suo controllo rigido e patriarcale, compresa la vita degli abitanti di una cittadina, solo in apparenza tranquilla, che è stata testimone di eventi importanti e definitivi che hanno cambiato il corso della vita di altre persone, eventi di cui pochi custodiscono i segreti imbarazzanti e pericolosi. Julia si trova ad annaspare in una mare di accadimenti annebbiati, incompleti e contrastanti che la sorella è riuscita a riportare a galla ricercando i pezzi che mancavano, rivelazioni che le sono costate la vita. Il ritorno di Julia a Beckford sortisce l’effetto di riscattarla da un doloroso passato, che l’ha costretta a scappare e l’ha tenuta prigioniera dei suoi tormentati pensieri per anni, liberandola da una realtà che lei era convinta, a torto, di sapere con certezza e portando alla luce una verità che non avrebbe mai immaginato di scoprire.
  L’autrice nella narrazione utilizza dei periodi semplici, tuttavia ricchi di contenuto: quasi sempre una frase racchiude un mondo di sensazioni e di colori. I verbi al passato prossimo e all’imperfetto contribuiscono ad aggiungere all’opera un alone di mistero. Infatti, nonostante l’autrice riveli vicende che si dipanano in una cittadina all’epoca dei giorni nostri, si ha la sensazione che alcune persone, luoghi e avvenimenti siano rimasti sospesi in un limbo, ancorati a un lontano, infelice, passato.
   Il lessico è ricercato. Nessuna parola è messa lì a caso: ogni aggettivo, sostantivo, avverbio ha il compito di arricchire il contenuto del testo e condurre il lettore nel mondo individuale dei personaggi. I dialoghi e le descrizioni – ricche di particolari del luogo in cui si svolge la storia – dell’acqua sempre protagonista e delle persone si alternano in un insieme armonico. I personaggi sono eterogenei. L’autrice descrive il loro aspetto fisico, indugiando su qualche caratteristica che li contraddistingue, narra dei loro pensieri più intimi, del loro differente modo di sentire in maniera tanto abile da condurre il lettore e consentirgli di vedere e di provare quello che lei vuole.
   Il metodo di scrittura dell’autrice mi ha particolarmente affascinata. La sua caratteristica principale è quella di raccontare i fatti un po’ per volta, lasciando il resto a mezz’aria: in ogni capitolo c’è una rivelazione in più, un’aggiunta di particolari importanti e determinanti capaci di collegare le maglie dell’intreccio fino ad arrivare a un quadro esaustivo.
   Sono rimasta affascinata dal modo di scrivere della Hawkins. Dentro l’acqua è, a mio parere, un romanzo emozionante e sconvolgente al tempo stesso, uno di quei libri che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina e che seduce talmente da immergerci dentro la storia con la sensazione di viverla in prima persona. Il fatto che tutta la vicenda ruoti attorno ad un elemento fondamentale: l’acqua, in questo caso quella del fiume Backford che scorre sotto le fondamenta delle case, le conferisce un alone di mistero fin dal primo momento, poiché l’acqua è la sorgente della vita e rappresenta il femminile per eccellenza, scorre nelle profondità della terra e torna in superficie portando con sé energie segrete. Infatti l’acqua è anche simbolo di purificazione; la stessa acqua che nel romanzo ha assistito ed è stata complice della prima morte di una ragazzina accusata di stregoneria dagli abitanti di Backford in un lontano passato. Emerge in modo interessante il tema dell’omertà radicata nella cittadina. Affiora come il silenzio, adottato da un intero paese, possa avere una serie di conseguenze negative sulla vita di altre persone, anche dopo diversi anni. I personaggi creati dalla penna della Hawkins sono tutti ben caratterizzati e ognuno ha una parte fondamentale nella storia raccontata da molteplici punti di vista. Nessuno di loro ha il ruolo di una semplice comparsa e tutti sono indispensabili per ricostruire l’enigma principale e quelli che gli ruotano attorno.
   Il libro ha la facoltà di mantenere la suspense del lettore dalla prima all’ultima parola, mentre pagina dopo pagina viene travolto da numerosi colpi di scena. Un romanzo quasi perfetto, un thriller mozzafiato, una lettura imperdibile, ma non per tutti: solo per coloro che hanno il desiderio di riservargli la meritata attenzione e concentrazione.