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Fiori di Luce

Una vacanza. Una villa antica su un’isola… Andrea ha deciso di tornare nei luoghi della sua infanzia e della sua adolescenza. E lì comincia a sognare… Sogna?... Una bambina, Alessia, ha talento nel fare strani disegni… Una misteriosa malattia colpisce la gente di un piccolo paese a pochi chilometri dall’isola: una malattia insidiosa che affonda i suoi tentacoli nella mente e nel corpo. E, a poco a poco, un numero crescente di persone sembra perdere… l’anima. Sarà Alessia, con l’aiuto di un angelo, la prima ad agire… Una straordinaria avventura sul significato dell’amore, della morte e della vita.

Fiori di Luce

“Fiori di Luce”
Racconta la storia di alcune persone che si incontrano su una piccola isola per trascorrere le vacanze estive. Sull’isola non c’è niente: solo un folto boschetto e una villa antica di proprietà di un ragazzo, Andrea, che, in seguito al suo licenziamento dal giornale in cui lavorava, ha deciso di affittare le stanze di Villa Chiara in cui ha trascorso le estati della sua infanzia e della sua adolescenza. A giugno gli ospiti cominciano ad arrivare. Luca e Lisa sono i primi. Lisa ha accettato l’invito del suo amico, forse per dare una svolta a un’esistenza che non la soddisfa più.
Paolo, Laura e la loro figlia, Alessia sono stati indirizzati sull’isola dalla madre di Laura, nella speranza che quel periodo di riposo sia in grado di risanare le ferite della coppia e quelle della bambina che da qualche tempo ha smesso di parlare.
Daniela e Leonora sono due studentesse universitarie, apparentemente schiave della loro bellezza.
Francesco ha cercato di proposito quell’isola per scomparire dal mondo e rifugiarsi in se stesso, in seguito a una sconcertante rivelazione che ha mandato in frantumi i piani per il suo promettente futuro.
Mentre sono sull’isola, gli occasionali abitanti cominciano a conoscersi. E, contemporaneamente, una strana malattia contagiosa colpisce la gente di un paesino a pochi chilometri dall’isola. I componenti di intere famiglie (fatta eccezione per i bambini) cominciano a stare male, si lasciano andare, non hanno più voglia di vivere.
Alla villa, la notte Andrea, in sogno, incontra Chiara: la nonna morta alcuni anni prima.
Alessia, la bambina, inizia a realizzare strani disegni.
L’isola sembra agire come un ventre materno per gli occasionali abitanti. Tuttavia, alcuni di loro contraggono il “male”.
Nel frattempo, Lisa scrive. Racconterà di quel luogo misterioso, dell’energia positiva e rigenerante che lo avvolge e delle trasformazioni che avverranno in lei. Racconterà la storia delle persone che, colmate dalla luce che alberga in quella piccola oasi, saranno interiormente cambiate grazie a quella straordinaria avventura.
Temi principali del romanzo sono l’Amore, inteso come amore universale: un Amore che abbraccia e pervade tutti, e la fede intesa non come fede cieca nei dogmi, bensì come abbandono fiducioso nelle mani di Dio; Fede come consapevolezza, dunque, perché la consapevolezza non è altro che la fede assoluta. Quindi attraverso il romanzo la riscoperta di un valore inteso come dimensione profonda dell’essere: l’anima, che assai spesso è trascurata o non abbastanza considerata.

RECENSIONE "Fiori di Luce" A CURA DI ELENA QUIDELLO

Bello ed invitante il libro “Fiori di Luce” di questa scrittrice il cui stile narrativo agevole e ben articolato nelle descrizioni di situazioni e personaggi non è mai appesantito da lunghi monologhi. Al contrario, l’autrice interrompe le riflessioni e i ritratti psicologici dei suoi personaggi con dialoghi ed intermezzi naturalistici così da rendere reale e viva la partecipazione del lettore alle vicende che si dipanano come in una fiction televisiva. Certamente uno stile personale ed inconfondibile dove ogni parola proietta una immagine che, con gli occhi della mente, sembra animarsi nitida e viva.

Parole precise, pertinenti e cariche di un potere connotativo che, in armonia con i ritratti psicologici dei protagonisti, risolvono sempre la loro ‘melodica espressione’ in un accordo tonale.
Uno stile impeccabile e giovanile dunque, per una narrazione essenziale dove gli elementi naturali partecipano attivamente agli accadimenti, quasi a voler rafforzare ancor più i legami tra l’uomo e la natura.
Grazie alla sua capacità di immedesimazione e di percezione, l’autrice riesce a fare sue tutte le esperienze dei protagonisti fondendole in Una sola grande esperienza umana senza tempo né luogo.
Il lettore, come ha già fatto la scrivente, può indugiare piacevolmente sulle descrizioni trasportato dalla musica delle parole, potenti evocatrici di ricordi e di sensazioni che la scrittrice alterna a razionalità e analisi.
Il libro narra di giovani vite che si incontrano casualmente ma le cui storie personali apparentemente isolate e lontane, sembrano collocarsi, come guidate da una Mente Superiore che tutto sa e tutto dispone, nelle caselle di un puzzle, secondo un disegno predefinito che lentamente rivela ai protagonisti i segreti nascosti di una Provvidenza amica e presente.
I giovani subiscono inspiegabilmente ed inconsapevolmente in parallelo una trasformazione in positivo dei loro conflitti interiori e delle loro inquietudini immersi nella tranquillità di una vacanza estiva su un’isola dove il tocco magico della luce rigenera e rassicura gli animi.
Discreta protagonista è infatti la luce, mezzo immateriale che invade con la sua penetrante ed impalpabile magia la coscienza dei giovani per illuminare gli angoli bui della incomprensione, della intolleranza, della paura. Tutto si risolve con e nella luce: quando questa apre improvvisa la mente dei protagonisti il piccolo o grande miracolo quotidiano si compie e la realtà assume contorni nuovi, profumi intensi, e sensazioni di profondo rilassamento.
Le rose di Chiara nella casa che ospita i giovani vacanzieri diventano, infatti, presenza viva alla cui emblematica fragranza l’autrice assegna un ruolo di occulto e benefico protagonismo.
Brava l’autrice nel cogliere le sottili e profonde verità psicologiche dei personaggi che si muovono in sintonia con la vita della natura della quale, ella, con squisita perizia descrittiva, riesce a tradurne la bellezza utilizzando altresì, un vocabolario spontaneo, qualitativamente ricco e appropriato alla varietà delle emozioni e alle diverse mutazioni di colori che la natura stessa offre nelle diverse ore del giorno.
Incantevoli descrizioni che accomunano il lettore al sentire stesso della scrittrice che dall’analisi e dalla riflessione fa emergere una realtà vibrante e concreta, niente affatto irreale, ma verosimile e riproducibile nella quotidianità trasformando così la sua narrazione in un profondo atto d’amore verso la vita.
In tutta la narrazione aleggia una serenità che traspare dalle conversazioni equilibrate e pacate dei personaggi, mai turbati da emozioni violente, anche quando il dramma piomba improvviso su alcuni protagonisti, bensì dominate dalla forza rigeneratrice dell’ambiente come se quest’ultimo con i suoi profumi, la sua vegetazione rigogliosa, ed il suo scintillante mare, si fosse protesa in un abbraccio francescano per smorzare le paure e i conflitti interiori che si agitano e si alternano nell’animo degli stessi.
Un libro dunque che si legge con la curiosità di scoprire cosa accade dopo ma soprattutto con il piacere di gustare e di ascoltare la musica interiore delle parole.

Elena Quidello
Docente lingua inglese e freelance journalist.